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lunedì 5 aprile 2021

I "PRETORIANI DI BRUGNARO", I CINESI E IL COSTRUTTORE CONDANNATO: LE MANI SUL MONASTERO E L’EX CASERMA PEPE AL LIDO

Un monastero dell’XI secolo, di proprietà del Comune, e l’adiacente Caserma Pepe costruita nel 1595 e di proprietà del Demanio. Binomio architettonico dalle potenzialità infinite, nella splendida area di San Nicolò al Lido di Venezia, ora al centro di intricati interessi da parte di una onlus, la Federazione Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile e la Lotta contro la Povertà nel Mediterraneo-Mar Nero, fondata e diretta fino a pochi mesi fa dal dipendente comunale Roberto Russo, assieme alla China Association of Small and Medium Enterprises.
In ballo c’è un piano di valorizzazione da 54 milioni, che verrà presentato mercoledì prossimo alla VII commissione consiliare: se l’assessora al Patrimonio Paola Mar dichiara di non averlo mai visto, nonostante il progetto sia stato seguito dalla predecessora e vicesindaca Luciana Colle, la sua fase di sviluppo sembra piuttosto avanzata.
Risale infatti allo scorso giugno l’annuncio del partenariato tra FISPMED e CASME per la riqualificazione e gestione cinquantennale della Caserma d’Artiglieria Guglielmo Pepe – Palazzo dei Soldati e l’ex Convento di San Nicolò del Lido, tenuto a battesimo dal consigliere comunale fucsia Paolino D’Anna, di cui Roberto Russo è stato segretario. Non solo. Sempre a giugno era invece lo stesso consigliere aquilano della FISPMED, Eliseo Iannini, imprenditore edile già condannato in via definitiva a 4 anni di reclusione (poi ridotti a 3 in appello) per bancarotta fraudolenta, a confermare il gruppo omonimo come general contractor dei lavori.

Molti i dubbi sollevati dall’operazione, che si auspica vengano dissipati dall’audizione in commissione: il primo dei quali riguarda l’estromissione dal monastero di San Nicolò della realtà -quasi ventennale e d’eccellenza- del Master in Diritti Umani, che aveva già diffidato Russo l’anno scorso per essersi più volte presentato improvvisamente nella sede, in veste associativa o sedicente comunale, con diversi investitori.
Le parti dovranno appunto presentare i nomi degli investitori e spiegare se sia possibile accogliere il progetto di una onlus, che implica anche attività economiche e senza aver lanciato un bando aperto a tutti. Inoltre sarà indispensabile chiarire come sarà possibile il passaggio del monastero dallo Stato al Comune, tramite il federalismo culturale, quindi con un piano di valorizzazione del bene, senza che a oggi il Comune lo abbia elaborato.
Oltre a chiarire anche i possibili conflitti di interesse tra Russo e il Comune stesso, nonché tra le associazioni che hanno apertamente sostenuto la Lista Brugnaro alle scorse elezioni e le eventuali decisioni prese dall’amministrazione: come ha riscontrato il gruppo 25 Aprile, cinque anni fa l'account twitter della FISPMED di Roberto Russo si definiva "pretoriano" del sindaco già allora in carica.